Art and Exhibition: Design Italiano e Milano in mostra a Shanghai, binomio perfetto

Da Shanghai, Paolo Cacciato
 
d84c2affc62d0b2103b9cbb0e548c7a5.jpgA Shanghai spopola la rassegna sul design all’italiana, proposto stavolta in una chiave ancor più personale e geograficamente localizzata, attraverso la mostra “Milano Made in Design’. L’occasione che riporta l’immagine del design italiano nei confini sociali e produttivi del capoluogo lombardo, concepito in quest’ottica come ponte internazionale della comunicazione artistica.

Un evento che occuperà lo spazio del museo Duolun d’Arte Moderna di Shanghai fino al 27 di novembre e inaugurato questa settimana fra le grandi aspettative degli enti italiani promotori e la curiosità di una Shanghai che sembra, per l’infittirsi di eventi di questa portata, sempre più assetata di ‘contatto’ con l’estero, soprattutto in ambiti considerati di grande appetibilità culturale e commerciale. Presenti oltre 170 oggetti delle maggiori aziende produttrici di design italiane come Prada, Artemide, Boffi, Momo Design.

Parlare di design qui a Shanghai significa realmente richiamare l’attenzione generale sul nostro Bel Paese. Potrebbe sembrare per certi aspetti scontato, ma prestigiosi e costosi centri commerciali di Huahai Lu fanno a gara nell’ospitare mostre, rassegne e nel coordinare eventi che richiamino in un modo o nell’altro la creatività artistica o la produzione artigianale nostrana, sinonimo di qualità e di esclusività per molti shangainesi arricchiti, sempre più attratti dal brand italiano.

La regole del lusso alla cinese, infatti, sono sempre più chiare e mirano a favorire fino livelli smisurati, il bisogno di ‘distinzione’ della nuova classe dirigente e imprenditoriale, in un contesto dove il divario sociale è concreto e palpabile.

Non stupisce perciò che a Shidian Guangchan, ovvero la Times Square di Shanghai, il prestigioso centro commerciale del Luwan District, con firme italiane del calibro di Zegna, Ferragamo, Canali, Versace e Cavalli solo per citarne qualcuna, ospiti una mostra sulla storia della calzatura italiana partendo dalle origini fino ai giorni nostri, esponendo modelli originali di scarpe indossate sul set da grandi star del cinema italiano, come Sophia Loren o scarpe sportive di affermati campioni del calcio italiano, dal cui tocco sono risultate grandi vittorie, pensando a tal proposito alla calzatura Diadora indossata da Francesco Totti durante gli ultimi e vincenti Mondiali di calcio.

In un contesto di richiamo all’Italia e alla nostra tradizione di poeti, artisti, designers e sportivi si situa perciò, con grande appetibilità e risonanza la rassegna “Seen, heard, worn, Made in Milan”. Il concept di fondo su cui è stata pensata e realizzata la mostra vuole focalizzare l’attenzione cinese al binomio Milano — Design in una chiave non limitatemente strutturale come il termine potrebbe far pensare, ma anche sociale e artistica, con uno spettro d’appetibilità esteso a 360 gradi sulla città e la sua gente.

 
L’intenzione dei principali promotori fra cui la Provincia e il Comune di Milano, in collaborazione con la Camera del Commercio di Milano è quella di richiamare l’attenzione sulla candidatura del capoluogo lombardo all’expo del 2015, segnalandone le qualità distintive in termini d’intraprendenza produttiva e creatività. La tappa cinese di ‘Milano, Made in Design’ staziona a Shanghai per due settimane dopo aver visto la sua entrata di scena a New York, Toronto, Tokyo e Pechino; il contesto del Duolun Museum che ha ospitato la cerimonia di inaugurazione lo scorso 9 novembre appare adatto al format della mostra.
 
A trainare la sezione le creazioni di firme importanti del design made in Italy, fra cui Bialetti, Guzzini ed Alessi nei loro inconfondibili design. Correlata è la parte intitolata ‘mangiar bene’, dove il design diviene strumento essenziale nel coniugare piacere culinario alla forma. Fra le creazioni più interessanti spicca la linea degli elettrodomestici Candy e le ultime realizzazioni di calici Danese, esaltati per la loro qualità artigianale oltre che artistica, che li vede creati a mano, uno ad uno, secondo precisi canoni qualitativi e di funzionalità, alleggeriti nel cristallo e resi solidi dalla base in alluminio, accostamento accattivante che non ha lasciato perplessi i curatori della mostra.
 
La mostra poi vuole essere un vero e proprio palcoscenico di nuovi talenti e ponte per i più prestigiosi Istituti di Design di Milano. L’intento è quello di far conoscere ai moltissimi e potenziali studenti cinesi, quanto potrebbero apprendere e con quale valore aggiunto, da un’esperienza di studio e formazione a Milano: ecco così giustificata la presentazione del progetto LESS dello IED, l’istituto europeo del design, avvicinato alla creazione denominata Purism, della Domus Academy di Taiwan. In punta anche l’offerta didattica ma soprattutto la capacità creativa dei designers del Politecnico di Milano, dell’Istituto Marangoni, della SPD, la scuola politecnica di design, dell’Accademia delle Belle Arti di Milano, così come di Naba, la nuova accademia delle belle arti.
 
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Art and Exhibition: Design Italiano e Milano in mostra a Shanghai, binomio perfettoultima modifica: 2007-11-19T05:19:26+01:00da inokashira
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