Da un articolo di cronaca pubblicato sul media partner CORRIERE ASIA
PECHINO: Zhang Shuhong, dirigente sulla cinquantina della Lee Der Toy Company, un’azienda cinese specializzata nella fabbricazione di giocattoli destinati all’esportazione, è stato trovato morto suicida dopo essersi impiccato nel suo ufficio presso lo stabilimento principale situato nella provincia del Guang Dong, a sud della Repubblica Popolare.
La Lee Der produce da anni giocattoli e componenti per il colosso americano Mattel e per la sua succursale Fisher Price. Un’ accoppiata, quella americana e cinese che aveva portato negli ultimi due anni ad una crescita incredibile dei profitti per il colosso Mattel e una straordinaria domanda produttiva per la Lee Der, divenuta di fatto una dei colossi di settore d’altissima competitività sullo scenario mondiale per quanto riguarda velocità e costi di produzione.
La partnership economica ha conosciuto però nell’ultimo mese un momento di stallo, dovuto al rifiuto e al rinvio in Cina da parte di Mattel di ben oltre 1,5 milioni di giocattoli prodotti da Lee Der. L’accusa è quella di produzione aggravata dal mancato rispetto delle normative internazionali sui regimi di sicurezza.
Secondo la posizione americana i giocattoli sarebbero stati dipinti con tinte ad alto contenuto di piombo e dannose per la salute dei bambini.
La Lee Der si è giustificata spiegando di aver fornito al proprio cliente Mattel prodotti del tutto simili per caratteristiche e standard, a quelli consegnati già negli scorsi anni, accertati da verifica Mattel e messi in vendita in tutto il mondo con un grande successo sul mercato.
Sta di fatto che, una recente indagine condotta su alcuni prodotti con marchio Fisher Price ha rivelato la presenza di sostanze nocive fra i coloranti e ha spinto così il marchio americano al sequestro dei giocattoli già distribuiti sul mercato provenienti da quella partita. Accadeva il 2 agosto e per la Lee Der ha inzio una vera e propria bufera che la pone al centro dell’opinione pubblica e alle pressioni del governo nel risanare l’immagine della produzione made in China aggravata dall’ennesimo scandalo.
Non si ha nessuna conferma sulla causa che può aver spinto Zhang al gesto suicida ma l’accrescersi delle indagini in merito all’attività della Lee Der e l’intensificarsi delle ispezioni da parte della comunità internazionale sul rispetto delle misure di salvaguardia nella qualità dei prodotti diffusi sul mercato per conto di Mattel, potrebbero aver spinto il dirigente al gesto estremo.
La Cina sta subendo una continua serie di controlli sui prodotti e la qualità dei medesimi.
Gli Usa, soprattutto, dopo che sostanze tossiche rinvenute nel cibo per cani importato dalla Rep. Popolare hanno portato alla morte di decine di animali e lo scandalo che ha investito un nota marca di dentifricio ha accresciuto il terrore sulle importazioni sospette, hanno aumentato i controlli in maniera capillare.
Secondo quanto riportato dal Southern Metropolitan Daily Zhang si sarebbe suicidato nella giornata di sabato ma il corpo sarebbe stato ritrovato solo poche ore fa. Il telefono del suo ufficio ha continuato a squillare a vuoto e nessuno aveva più notizie di lui dallo stabilimento di Foshan così come dalla sede di Hong Kong. Secondo le ultime testimonianze raccolte fra alcuni degli oltre 5000 lavoratori sotto le dipendenza di Zhang, questo si sarebbe fermato a chiacchierate piacevolmente con alcuni lavoratori la mattina della sua stessa morte, senza dar adito ad alcuna tensione o sospetto.
Le indagini proseguono e la polizia sta indagando anche fra i soci di Zhang Shuhong, ma a quanto pare nessuno si è già affrettato a rispondere ai telefoni che continuano a squillare fra le varie sedi di Lee Der, che orgogliosa continua ad esporre la bandiera cinese a fianco di quella americana.
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