In the Mood For Love: l’amore svelato in una Hong Kong di transizione

Proprio ieri ho riguardato il bellissimo capolavoro di Wong Kar-Wai “In the Mood for Love”, dopo essermi regalato un doppio dvd davvero prezioso, con finali alternativi e scene inedite. E di nuovo la mia è stata una notte insonne…

86ab2336bfd45e66d66f5f2290769f32.jpgL’indimenticabile “Yumeji’s Theme” di Shigeru Umebayashi, tema principale del film e sottofondo alla camminata della sensualissima Meggie Cheung, co protagonista insieme a Tony Leung, attore di punta nelle opere dello shanghaiese Wong Kar-Wai, non ha fatto che accompagnarmi per l’intero week end.

E ‘ questa la sensazione che investe e non abbandona  chi segue con partecipazione la storia d’amore tracciata in maniera spesso confusa, prima rallentata e poi concitata dalla cinepresa del regista. La colonna sonora di una corposità incredibile non fa che riportare nitide alla memoria i colori, i fruscii e gli infiniti silenzi “comunicativi”, come lo stesso regista ama definirli, che dominano a protagonisti della tormentata storia che coinvolge i due attori principali, in una Hong Kong all’inizio degli anni ’60.

Tema principale: la scoperta del tradimento, in un matrimonio rotto dall’imprevedibilità della vita e il tentativo, in risposta ad esso, da parte dei due protagonisti di comprendere il perchè dell’abbandono dai rispettivi coniugi, celati dal regista perfino nell’espressione, e abbandonati in un silenzioso rapporto extraconiugale, scoperto per caso, in un sottile e geniale intreccio di coincidenze. E allora ecco iniziare un viaggio catartico dove, nel rivestire i panni degli adulteri, la bellissima Mrs Chan e l’innamoratissimo Mr Chow tentano di capire il “perchè” del gesto da parte dei rispettivi coniugi, cercano di metabolizzare insieme gesti, situazioni e frasi in un’escalation quasi paradossale, impersonando il ruolo degli adulteri.a5f46f54ac6bd6266648c95a97fd38f6.jpg

“e se fosse stato lui a provarci per primo” pensa Mr Chow provando a vestire i panni del marito di Mrs Chan, amante dell’invisibile moglie. “no non si sarebbe mai comportato così” replica Mrs Chan con il tono da civetta e giocando con il lembo della giacca di lui, quasi a far pensare all’innocenza di suo marito di fronte al tentativo seduttivo della moglie di Chow.

La catarsi si svolge in maniera drammatica, fra silenzi pesanti d’emozione, notti piovose e passi fugaci fra i corridoi stretti degli appartamenti comunicanti e dati in affitto alle due coppie. Nessuna risposta all’interrogativo “Perchè” e l’unica luce che sembra illuminare le notti infinite del film proviene dal profilo abbagliante nei colori degli abiti in stile cinese della bellissima Mrs Chan.  E come spesso accade, alla ricerca di un “perchè”, i due rispondono con la forza di un coinvolgimento irrazionale. Dalla complicità nata a comprensione del dramma amoroso vissuto all’interno del matrimonio fallito, Mrs Chan e Mr Chow scoprono il bisogno di amare e sentirsi amati. Rivelano al di fuori di schemi e curiosità di vicinato la propria attrazione, forse più emotiva che fisica, forse più desiderata che conquistata.

E come ogni cosa che tocca l’intimo, il ricordo di quelle serate piovose diviene un segreto, insieme a quei passi nelle vie strette di una Hong Kong che, pur essendo meta di massa per cinesi in fuga dalla Cina Popolare asseragliata dallà cecità della Rivoluzione Culturale, appare irriconoscibile e quasi spettrale nel suo silenzio e nella sua oscurità.

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 ‘Un enigma personale che trascina Chow negli anni a seguire e che rimarrà sbiadito nella sua materialità ma eccezionalmente vivido nella sua sincerità, intenso come i colori dei tendaggi rossi di quella stanza d’albergo 2046, in cui tante volte il teatrale “gioco delle parti” di Chow e Chan ha sfiorato l’apice dei sensi. Conclusione di un rapporto dal crescente coinvolgimento mai direttamente rappresentata ma che, forse, come Wong Kar Wai fa intuire e rivela poi in sezioni inedite, è stata realmente toccata e vissuta in una notte di pioggia, in cui l’acqua scrosciante si mescola al vellutato e vivido colorismo dell’abito anni ’60 di Mrs Chan.

3cb831a09e226b0cb37b50c00f388bb8.jpgLa ritroveremo pochi anni dopo, in quello stesso appartamento, fra quei corridoi in cui l’amara scoperta del tradimento lascio spazio alla conoscenza di Mr Chow….

Lui, Mr Chow è lontano.. in Cambogia.. e nel tronco cavo di un albero svela il suo segreto più grande… ripensando alle emozioni sfiorate, e rivedendo, come in uno specchio sbiadito, mai tagliente o imbarazzante, la forza di quelle immagini cariche di seduzione e di sentimento… e un nuvo interrogativo si fa strada, un nuovo perchè intorno ad un amore mai interamente vissuto: ma anche in questo caso la risposta è vacillante e si perde nelle note di un mezzo tango argentino che canta “quando ti chiedo come, dove e quando potrò rivederti.. tu rispondi sempre chissà, chissà, chissà”

 

Paolo Cacciato

 

 

    Eccovi le immagini del bellissimo trailer. Sono sicuro che la colonna sonora, unica nel suo genere, inizierà fin da subito a entrarvi nella mente e nel cuore… e vi accompagnerà con intensità alla scoperta di un mood amoroso che forse tutti conosciamo bene…

 

 

 

In the Mood For Love: l’amore svelato in una Hong Kong di transizioneultima modifica: 2007-07-15T16:10:00+02:00da inokashira
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